La Fabbriceria fu costituita molto probabilmente nei primi decenni del XII secolo, durante l’episcopato di Bernardo degli Uberti, quando alcune carte ricordano il Laborerio del Duomo.

I primi fabbricieri di cui si conosca il nome sono ricordati dall’epigrafe incisa nel 1281 sull’architrave del portale maggiore: Guido, Nicolò, Bernardino e Benvenuto. La Fabbriceria della Basilica Cattedrale di Parma, dopo essere stata protagonista e committente della costruzione del complesso monumentale di Piazza Duomo con la Cattedrale e il Battistero, ha continuato nei secoli successivi l’opera di conservazione e manutenzione di queste fabbriche monumentali, espressione pietrificata e simbolica del ruolo di chiesa madre della Diocesi e sede della cattedra episcopale, ruolo che tutt’ora svolge per statuto.

La Fabbriceria nel corso della sua storia era formata da membri nominati dal Vescovo e dall’amministrazione comunale della città scelti fra le maggiori famiglie dell’aristocrazia cittadina. L’autosufficienza economica dell’istituzione era garantita dai proventi tratti da un ingente patrimonio terriero e dal reddito ricavato da alcuni mulini di pertinenza esclusiva della Fabbriceria; tale patrimonio è stato totalmente incamerato dallo stato nazionale italiano con le leggi Siccardi del 1861, cos’ che attualmente la Fabbriceria è totalmente sprovvista di risorse economiche proprie.

Con il Trattato Lateranense del 1929 il numero dei fabbricieri è stato portato da cinque a sette e sono nominati dal Ministro degli Interni su proposta del Prefetto della città, sentito il Vescovo cui spetta la scelta di due di essi. Il loro incarico è triennale, e a loro è affidata la magnifica fabbrica della Cattedrale e del Battistero, testimoni della vita della città e della Diocesi.

La Fabbriceria della Basilica della Cattedrale di Parma fa parte dell’Associazione delle Fabbricerie Italiane – AFI.

Il 15 luglio 1989 è stato approvato lo statuto della Fabbriceria della Cattedrale con decreto ministeriale.